sabato 17 settembre 2022
I missionari laici esistono?
domenica 11 settembre 2022
Il dottore che curava i poveri gratuitamente
Esperienza, competenza, umanità
domenica 28 agosto 2022
Il piacere di raccontare
Stefano Masino è il custode di molte storie. Conosce e scopre in modo dettagliato l'identità di persone che non ha mai incontrato o potuto incontrare; sviluppa una trama e vi entra come fosse la sua narrazione. Guardiano della storia, Masino ha ridato colore e vita a Gualtiero Marello definendolo un grande personaggio, come padre, come medico, come militante nelle file dell'Azione Cattolica negli anni Venti prima e alla maturità, durante l'episcopato di mons. Giacomo Cannonero. Stefano Masino ha ricostruito l'amicizia tra il dottor Gualtiero Marello e il ragioniere Mario Bergoglio, futuro padre del Santo Padre. "Marello dal 1925 è presidente diocesano della federazione giovanile cattolica astigiana ... Durante la sua presidenza, nel novembre del 1925, viene costituita la "Scuola Conferenzieri". Nelle prime domeniche di dicembre, i due studenti tengono alla Fulgor di Asti due conferenze: Bergoglio sul tema del Papato, Marello quella intitolata "Come si costituisce un circolo giovanile".
giovedì 25 agosto 2022
La confusione dei nostri tempi
La vita è una tragedia per quelli che sentono e una commedia per quelli che pensano. (Horace Walpole) Quando la razionalità soccombe, bisogna essere capaci di accettare col sorriso sulle labbra il non senso della vita. La società disunita e in disordine per crisi etica, morale, di valori, è una raccolta di stupore, ira, dolore, ironia, provocazione
domenica 21 agosto 2022
Papè Satan aleppe
"Papè Satan, Papè Satan aleppe: /queste parole dai concetti bui / per seicent'anni niun spegare seppe. /Solo Dante lo può; ragion per cui / chi vuol saper che cosa voglion dire / vada all'inferno e lo domandi a lui!". Guido Martina
Non sono cherubini
Il caldo torrido dell’estate dona alla campagna un senso irreale. L’afa è al massimo e lo sguardo sudato di chi osserva in lontananza porta ad ammirare il paesaggio tra il vero ed il sognato. Ti senti volatilizzato, evaporato, sublimato, asceso nel corpo alle sfere superiori dove si formano le nuvole e i nembi delle tempeste. In questo insieme di fantasia e realtà prendono corpo, al culmine di un dosso, figure che dapprima l’occhio non mette a fuoco; quando queste si avvicinano prevale la nitidezza, ma qualcosa d’irreale è rimasto. Forse sono solo figure a sembianza umana, impossibili ad avvicinare, ma ora perfettamente visibili e riconoscibili. Quando sono a poca distanza cade l’idea di una semplice visione dovuta al caldo e si manifesta l'incarnazione fisica di esseri celesti o trascendenti. Si rivela la discesa degli avatar.
Un libro particolarissimo
domenica 5 luglio 2020
La storia degli IMI (internati militari italiani)
domenica 2 febbraio 2020
Una "vecchia" fotografia in archivio
I conferenzieri di Azione Cattolica, Gualtiero Marello (primo a sinistra) con Mario Francesco Bergoglio (primo a destra) ad Asti, alla fine degli anni venti.
Premetto che riconoscere una persona dai tratti fisionomici non è nelle mie facoltà. Tuttavia, davanti ad una fotografia “antica” ho incominciato a fantasticare. Mettendo a confronto la foto con quella di Mario Bergoglio del libro "Una famiglia di nome Bergoglio" di Vittorio Croce e Stefano Masino, mi è parso di riconoscere caratteri somatici molto simili. Potrebbe essere il ricordo di tre conferenzieri in posa. Se cosi fosse questa foto rappresenta un documento inedito e straordinario: l'ultima foto in Piemonte del ragioniere Bergoglio, prima della partenza per l'Argentina (1° febbraio 1929).
Mario Bergoglio, futuro padre di Papa Francesco
Nel novembre del 1925, per iniziativa della presidenza della Federazione Giovanile Diocesana (assistente don Filippo Berzano), venne costituita la "Scuola Conferenzieri", che doveva funzionare fino a Natale. Vennero assegnati vari temi: a Gualtiero Marello "come si costituisce un circolo giovanile; a Francesco Ghia "Storia dell'Azione Cattolica; a Giulio Burattini " Il carattere del giovane; ad Attilio Pia "Preghiera, Azione, Sacrificio; a Pietro Torchio "La buona stampa; a Giovanni Musso "La gioventù Cattolica. A Mario Bergoglio toccò invece un argomento, col senno di poi, davvero singolare e speciale, "Il Papato".
giovedì 4 ottobre 2018
Minigonne e comunisti. Così la Chiesa spiava le minacce nei paesi.
giovedì 17 agosto 2017
Parrocchiani visti dalla canonica
Vittorio Croce
Alberto Marello ha pubblicato un interessante volume che riporta le note del padre Gualtiero, noto a tutti come il dottor Marello, stese in seguito alle visite condotte nelle parrocchie di campagna in qualità di presidente diocesano dell'Azione Cattolica. Una raccolta molto interessante per capire il clima di quell'epoca, gli anni sessanta, l'epoca dell'inizio del Concilio Vaticano II, in Asti segnata dall'episcopato di mons. Giacomo Cannonero, che dava grande importanza all'AC e grande fiducia al dottor Marello.
Si tratta di più di 100 schede redatte dai dialoghi con i vari parroci: più o meno dettagliate, sempre gustose e puntuali, raccolte sotto il titolo "Noi parrocchiani osservati dalla finestra della canonica anni sessanta". In copertina il maggiolino Volkswagen di Gualtiero Marello, tuttora funzionante, davanti alla facciata della parrocchiale di San Marzanotto.
Una lettura gustosa, come si diceva, ma anche molto istruttiva, per documentare una storia di cui siamo figli, quella delle nostre comunità campestri, 113 parrocchie per l'esattezza divise in 14 vicarie (Celle Enomondo, San Damiano, Valfenera, Villanova, Montafia, Serravalle, Camerano, Montechiaro, Piovà, Portacomaro, Castagnole Monferrato, Rocca d'Arazzo, Mombercelli, Costigliole).
Non documentazione scientifica secondo i crismi della ricerca sociologica, forse, ma testimonianza al vivo di come i parroci vivevano la loro missione in quegli anni di svolta, in cui appariva già chiaro il declino di molte pratiche tradizionali.
Evidente la passione pastorale dei preti di quel tempo, alcuni ancora viventi, legata anche alla sofferenza per il calo di presenze alla messa festiva, per la difficolta a raccogliere i giovani, ma anche per l'acutezza della battaglia politica, la crisi dell'agricoltura di fronte all' emigrazione verso Torino, la novità crescente dell'immigrazione dal Veneto con i suoi chiaroscuri, fino alla "inascoltata predicazione" contro il ballo. Traspare dalle diverse relazioni soprattutto lo stile e la mentalità dei parroci del tempo, dall'essenzialità di qualcuno (si veda il caso di Casasco, la parrocchia più piccola della diocesi) al dettaglio quasi ragionieristico di altri.
"E' evidente - scrive Alberto Marello nell'introduzione - che tutti i dati sono importanti: le condizioni economiche della popolazione, la conoscenza dei divertimenti preferiti, gli orientamenti della gioventù, il senso di disciplina alle direttive della Chiesa, lo studio di tutte le esperienze tentate e fatte in campo spirituale e organizzativo. Un complesso di dati per trarre un giudizio sulla situazione dell'Azione Cattolica per rilanciarla con maggiore prestigio".
Cosa che purtroppo non è avvenuta, anzi. Ma questo è il nostro compito per l'oggi.
martedì 2 maggio 2017
Significativa testimonianza
Marco Guarona
Ancora un libro originale, significativa testimonianza di un tempo ormai lontano, per molti di noi poco conosciuto o del tutto insospettato. Anche per me, cattolico per educazione, ateo per convinzione, poco estimatore della Chiesa come istituzione, estimatore dei tanti religiosi o laici che sul campo praticano il loro credo, è di grande interesse scoprire come i cattolici ferventi ed i parroci degli anni '60 valutavano la società dell'epoca, cosa giudicavano morale o sintomo di una corruzione dei costumi. Chi oggi valuterebbe quanti paesani votano comunista, o considerano il ballo o lo scorazzare in motoretta come indici di potenziale lassismo morale? Tv e cinema strumenti di distrazione dalla pratica della fede? Oggi ben altri sono i fattori di corruzione dei giovani o delle famiglie. Come nelle pubblicazioni precedenti i documenti originali non concepiti per una diffusione al pubblico sono esenti da qualsiasi intento propagandistico o di strumentalizzazione ma sono espressione dell'effettivo pensiero di chi li ha redatti. Chi si avvicina alla storia passata o recente con spirito libero, con la pura curiosità di conoscere i fatti di un certo momento storico sono una fonte straordinaria: da queste note e non da documenti ufficiali si è introdotti nel pensiero di parte cattolica dell'epoca: Nello stesso tempo si percepiscono già elementi che renderanno inutile l'argine debole che la sola buona volontà poteva contrapporre al declino del cattolicesimo praticante: l'età avanzata dei parroci, la fuga verso le città , l'immigrazione interna, le migliori prospettive economiche, non certo la temuto ideologia comunista che poi si è dissolta nel tempo a sua volta, come abbiamo visto. E' il quadro di un'epoca che non c'è più, colta ai primi sintomi della sua scomparsa,come è quasi scomparsa la vita di paese che ho conosciuto nella mia infanzia.
martedì 28 marzo 2017
Singole realtà e analisi critica
16
Gli anni sessanta sono periodi del miracolo economico, del progresso scientifico e tecnologico.
martedì 23 giugno 2015
Parliamo di Azione
Genere letterario: Religione
Dedica: a Francesco Bricchi
Anno pubblicazione: 2015
Formato: 15x23
Foliazione: 124
Copertina: morbida
Stampa: bianco nero
Prezzo 10,00 €
La vocazione del Cristiano nella Chiesa e nel Mondo e la spiritualità del Cristiano laico. Azione temporale, apostolato individuale e apostolato organizzato.
Il contributo dell'Azione Cattolica alla preparazione del Concilio Vaticano II.
lunedì 22 giugno 2015
Sua Santità
domenica 21 giugno 2015
Come giovane sacerdote
sabato 20 giugno 2015
L'attenzione
Francesco Ravinale, Vescovo
venerdì 19 giugno 2015
Popolo di Dio
Il libro attualizza il tema specifico del decreto conciliare sull'apostolato dei laici, Apostolicam Actuositatem (18 novembre 1965). A cinquant'anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, tutta la bellezza e la novità dell’insegnamento conciliare sui laici è riproposto in questo libro e fa riflettere sullo stato attuale del pensiero teologico e della prassi pastorale in relazione al laicato e soprattutto per confrontarsi con le grandi sfide che interpellano i fedeli laici nel contesto sociale e culturale odierno. In particolare il tema del rapporto Pastore e popolo di Dio. Mi pare di poter focalizzare nella parole del vangelo di Giovanni: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi»[1] Gv 20,21 e in Gv 17,18, nella preghiera di Gesù al Padre per i discepoli: 'la consacrazione nella verità' che il libro propone alla riflessione. Parole queste che associano alla missione del vescovo e indicano la struttura dell’incarico in forza di un comando dall'alto. L’ufficio dei dodici, una cerchia determinata che rappresenta la totalità del popolo di Dio, ma che non coincide con la totalità dei chiamati. All'interno di quel gruppo, spicca la posizione di Pietro della quale danno testimonianza i Vangeli e le lettere di Paolo (1Cor 5,5). Pietro resta sempre al centro, come punto di convergenza e di unità dei due gruppi che all'inizio formano la Chiesa: quello di origine giudeo cristiana e quello di origine pagana.
La strada del bene
E mi voleva bene
giovedì 18 giugno 2015
Linee di riflessione
Alberto Marello
Negli anni ’60 si discuteva e si analizzava la società italiana e la sua rapida trasformazione, il processo di scristianizzazione, la tradizione laicista sull'ateismo materialista. Oggi, in questo mondo, dove si sta compiendo lo sviluppo dell’integrazione economica sociale e culturale tra le varie regioni della Terra, il laico attivamente impegnato in apostolato associato discute e analizza la realtà del mondo (con il dovuto distinguo temporale) in forma simile a cinquant'anni fa.
La voglia di conoscere
15
Mio papà, Gualtiero Marello, che conobbe e “dicono” fu amico di Mario Bergoglio è l’autore di questo libro. Ho pubblicato altri volumi, sempre riguardante suoi scritti, a temi diversi per quella voglia che ho, e continuo avere, di conoscere mio padre. Avevo diciannove anni e lui è partito per il Paradiso; troppo presto per capire e averne il ritratto di uomo dal solido cammino spirituale, dai modi tipici di un galantuomo all'antica, dotato di una forte tempra morale, ma soprattutto improntata ad una profonda pietà verso l'umanità sofferente. Sono pubblicazioni limitate che condivido con i miei numerosi fratelli e con quanti lo conobbero.
mercoledì 17 giugno 2015
Due studenti
14
UNA FAMIGLIA DI NOME BERGOGLIO
INFORMACION RELIGIOSA Presidente de la Federaciòn Juvenil de Asti (1925) y del grupo “Laureati A.C.” (Universitarios Acciòn Catòlica) Gualtiero Marello: el mèdico de los pobres que fue amigo de Mario Bergoglio Contemporàneo de Mario Bergoglio, el Dr. Gualtiero Marello (1906-1971) conociò y fue amigo del futuro padre del Papa Fracisco. Bajo su presidencia, en novembre del 1925, la Federaciòn Juvenil Catòlica astigiana construyò la “Scuola Conferenzieri” (escuela conferencistas) A poca distancia de tiempo entre uno y otro, en los primeros domingos de diciembre, los dos estudiantes realizan a la Fulgor de Asti dos conferencias: a Bergoglio le toca la conferencia sobre el Papado; a Marello se le asigna la intitulada “como se construye un cìrculo juvenil” La existencia de Gualtiero Marello es señada fuertemente de su permanencia como prisionero en Grecia como Teniente mèdico en la Fuerza Armada del Ejèrcito Italiano. De aquella tràgica experiencia, iniciada el 9 de septiembre 1943, nace su manuscrito “Apuntes de un Teniente Mèdico” bajo el tìtulo “Prigioniero 589” (prisionero 589) publicado en el 2002 a cargo de su hijo farmacista Alberto. Gualtiero, nacido en Cremolino de Alberto y Antonietta Bodrato el 14 abril 1906, tiene trentaisiete años, desde cinco està casado con “Nini”, Angela Delfino, nativa de Genova Pegli, de diez años màs jòven. Es papà de Paolo, cuatro años, y de Enrico, dos años. Terminada la guerra, desembarca en Taranto y comienza a seguir las huellas de un viejo amigo sacerdote, que es pàrroco en Lizzano, un pueblo de la diocesis tarantina. Don Filippo Berzano es la guia espiritual a la que piensa apenas libre; lo conoce en los años veinte, durante la militancia juvenil en la Acciòn Catòlica. La juventud masculina de A.C. naciò en Asti en el 1913 como Federaciòn Juvenil Catòlica Astigiana. El primer asistente fue don Filippo Berzano, nacido en Casabianca el 10 abril 1878 y ordenado sacerdote en el 1905. Fue asistente de la juventud masculina hasta el 1928 y desde el 1919 al 1928 fue tambien presidente de la Junta diocesana. El Dr. Gualtiero Marello, entre las caras nuevas del laicado, desde el 1925 es presidente diocesano de los jòvanes y colabora con la dirigencia regional, entra en contacto con Gedda y Carretto. Particularmente intensa en esos años fue la obra formativa del asistente diocesano don Alfredo Bianco (1898-1965) a travès de la promociòn de la escuela de cultura religiosa, los ejercicios espirituales, los conveños. Don Alfredo, Director de la Gazzetta d’Asti desde el 1929, luego pàrroco en Mongardino y capellàn del cementerio, se convertirà en un gran amigo del Dr Marello. Despues de la prisiòn, en casa Marello nacen Maria Antonietta (1946), Chiara (1948), Alberto (1951), Pia Maria (1954) y Giorgio (1956). Por trentaicinco años, hasta la muerte que tuvo lugar el 15 de enero 1971 en Genova, fue mèdico de familia en Asti ciudad y pueblos de la zona Sur, Montemarzo-San Marzanotto. Por numerosos años fue presidente del Colegio Provincial de Mèdicos y de la Asociaciòn de Mèdicos de Familia. Mèdico del Orfanato Michelerio, del geriatrico “Maina” y de la obra pia “Telline”, fue acompañante mèdico de la “Unitalsi” a Lourdes por venite años. Tambien, fue mèdico del trabajo en las fàbricas “cittadine Way-Assauto y Vetrerie”, de la Stipel (luego SIP) y de las Ferrovìas del Estado. En estrecha conexiòn con los empeños profesionales, retoma la participaciòn a la vida de la Asociaciòn Catòlica astigiana, llegando a ser, como ha escrito Monseñor Guglielmo Visconti, que fue grande amigo, “testimonio e interprete del laicado catòlico astigiano” durante el Espiscopado del Vescovo Giacomo Cannonero (1950-1970) Funda el grupo “Laureati” (universitarios) di Acciòn Catòlica y por màs de veinte años fue el alma, a parte de ser el presidente. Es amigo personal del Profesor Silvio Golzio, Presidente del movimento desde el 1949 al 1964. El movimento Universitarios de A.C. naciò en italia entre el 1932 y el 1934 por iniziativa de jòvenes universitarios provenientes de la Fruci, que desde el 1925 al 1933 tuvo como asistente Monseñor Giovanni Battista Montini, que llegò a ser màs tarde Paolo VI. En su funeral, en el camposanto de San Marzanotto, es llamado el “mèdico de los pobres”. Stefano Masino traducciòn del artìculo publicado en el Diario la Gazzetta d'Asti 7 febbraio 2014 |