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Gli anni sessanta sono periodi del miracolo economico, del progresso scientifico e tecnologico.
Politicamente l’Italia si sposta a
sinistra; nel sociale vi è un aumento dell’emancipazione femminile.
Sul piano religioso si nota un aumento
dell’ateismo e il crescere dell’ecumenismo.
Per i ragazzi degli anni sessanta la
società italiana ha una copertura autoritaria, clericale, classista, che
avvolge e immobilizza il paese e che deve essere radicalmente trasformato. Il 1968 altro non è che quest'esplosione a
livello mondiale delle volontà e dei bisogni di una nuova generazione.
La moderna società è un mondo nuovo.
In questo mondo nuovo il processo di crescita determina conseguenze notevoli
all’attività pastorale. Le Parrocchie
rurali e quelle urbane sono in difficoltà; il sopore del cristiano è evidente e
l’Azione Cattolica tramite le Giunte parrocchiali sono preposte ad attuare il
grande risveglio.
Le difficoltà tra Parrocchie rurali e
cittadine sono differenti e richiedono uno studio separato. Quelle più in
sofferenza sono le rurali: spopolamento dei paesi e specialmente della
popolazione giovane, immigrazione dal sud, Parrocchie con Parroci anziani e
stanchi, metodi e iniziative senza calore ed entusiasmo, divisioni e contrasti
in seno alle comunità paesane, grave problema morale della gioventù maschile e
femminile, socialismo e comunismo sempre più diffuso.
Siamo negli anni sessanta e certi
problemi che oggi fanno sorridere erano presi in seria considerazione, a tal
punto che il Vescovo pretendeva l’osservanza delle norme stabilite. Parlo delle
disposizioni sulla televisione, ma esisteva il problema del ballo e del dopo
ballo, il problema del cinema, e addirittura il motorino era considerato un
congegno del diavolo.
La Presidenza di Giunta di Azione
Cattolica aveva fissato con l’Unione Donne e l’Unione Uomini, in collaborazione
con la Gioventù Femminile e la Gioventù Maschile, un ciclo di visite nelle
Parrocchie rurali della Diocesi.
Questa iniziativa di visite aveva solo
scopo informativo. Voleva conoscere le varie situazioni locali dal punto di
vista religioso, morale, ideologico, e capire la reale efficienza dell’Azione
Cattolica parrocchiale, con tutte le difficoltà che l’Azione Cattolica
incontrava nei particolari ambienti.
E’ evidente che tutti i dati erano
importanti: le condizioni economiche delle popolazioni, la conoscenza dei
divertimenti preferiti, gli orientamenti della gioventù, il senso di disciplina
alle direttive della Chiesa, lo studio di tutte le esperienze tentate e fatte
in campo spirituale e organizzativo.
Da tutto questo complesso di dati, più
o meno completo, ma sempre tale da essere di grande utilità, si doveva trarre
un’analisi critica delle varie singole realtà: un giudizio della situazione
dell’Azione Cattolica in visione sintetica e uno studio per provare i rimedi
sia sul piano Diocesano sia sul piano delle singole Parrocchie, per eliminare
le deficienze, migliorare e possibilmente rilanciare con maggior prestigio
l’Azione Cattolica.
Il resoconto di queste visite è
l’essenza di questa opera.
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