domenica 5 luglio 2020

La storia degli IMI (internati militari italiani)


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Numerose sono le citazioni al diario "Prigioniero 589. Appunti di prigionia di un tenente medico"

Da introduzione

Le fonti utilizzate sono la corrispondenza e i diari degli internati, per lo più inediti o diffusi a livello locale o addirittura familiare ... Gli scritti degli IMI consultati, che come è stato osservato a causa della distruzione della documentazione ufficiale sui lager da parte dei tedeschi al momento della sconfitta spesso costituiscono "l'unica fonte esistente" sull'internamento, appartengono a un campione ampio e trasversale per condizione sociale, livello d'istruzione, provenienza geografica e grado militare. I diari sono stati scritti con mezzi di fortuna, su quaderni, taccuini, minuscole agendine e fogli legati con lo spago. Sono documenti veritieri, di straordinario valore testimoniale, sia perché non sottoposti a censura, se non quella dettata dalla paura di essere scoperti, sia in quanto sono stati redatti col preciso scopo di conservare memoria degli eventi ... Ciò che ora è stato tardivamente riconosciuto, e che dagli scritti coevi degli IMI emerge nitidamente, è che ai militari italiani disarmati e internati nei lager nazisti dopo l'armistizio si deve il primo rifiuto in massa della guerra e del fascismo ...

domenica 2 febbraio 2020

Una "vecchia" fotografia in archivio


I conferenzieri di Azione Cattolica, Gualtiero Marello (primo a sinistra) con Mario Francesco Bergoglio (primo a destra) ad Asti, alla fine degli anni venti.
Premetto che riconoscere una persona dai tratti fisionomici non è nelle mie facoltà. Tuttavia, davanti ad una fotografia “antica” ho incominciato a fantasticare. Mettendo a confronto la foto con quella di Mario Bergoglio del  libro "Una famiglia di nome Bergoglio" di Vittorio Croce e Stefano Masino, mi  è parso di riconoscere caratteri somatici molto simili. Potrebbe essere il ricordo di tre conferenzieri in posa. Se cosi fosse questa foto rappresenta un documento inedito e straordinario: l'ultima foto in Piemonte del ragioniere Bergoglio, prima della partenza per l'Argentina (1° febbraio 1929).

Mario Bergoglio, futuro padre di Papa Francesco


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Nel novembre del 1925, per iniziativa della presidenza della Federazione Giovanile Diocesana (assistente don Filippo Berzano), venne costituita la "Scuola Conferenzieri", che doveva funzionare fino a Natale. Vennero assegnati vari temi: a Gualtiero Marello "come si costituisce un circolo giovanile; a Francesco Ghia "Storia dell'Azione Cattolica; a Giulio Burattini " Il carattere del giovane; ad Attilio Pia "Preghiera, Azione, Sacrificio; a Pietro Torchio "La buona stampa; a Giovanni Musso "La gioventù Cattolica. A Mario Bergoglio toccò invece un argomento, col senno di poi, davvero singolare e speciale, "Il Papato".
Scrive Gualtiero Marello: “Da anni, da molti anni, ero ancora studente universitario, ho cominciato a lavorare nell'Azione Cattolica; prima con quel moto spontaneo di entusiasmo giovanile suscitato in me dall'opera personale di persuasione, viva, continua, insistente, sicura, dell’indimenticabile don Berzano …”