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Alfiano
Natta
Storia
di un Comune
SENZA
PASSATO
NON
C'È FUTURO
Pagg.
576
f.to
17x24 cm
Cartonato
con sovraccoperta
ISBN
978-88-87804-61-41
Euro
25
Acquistabile
presso il Comune di Alfiano Natta
Tel. 0141 922123
Volume curato da Clara Lorenzina Cisi e Elisa Franceschet
Alberto
Marello, farmacista di Alfiano Natta, affianca alla professione la passione per
la letteratura. Edito da Espansione Grafica, Prigioniero 589 è il suo libro che da dicembre 2002 a oggi, sia per il successo di vendita che di
critica, costituisce una testimonianza letteraria e di vita di alto profilo.
Dietro il successo editoriale, una storia vera, quella del padre, Gualtiero Marello (1906-1971), medico,
che di fatto costituisce il soggetto centrale della fatica letteraria di
Alberto Marello. Il libro è infatti il diario di prigionia che raccoglie le
terribili memorie del padre: un itinerario scandito da pagine di grande umanità
che inducono alla riflessione e all'analisi non solo storica, ma anche e
soprattutto introspettiva. Meglio
di qualunque commento sono particolarmente emblematiche le parole scritte dal
periodico locale Asti in vetrina e
che hanno il ruolo di sintetizzare con grande efficacia il senso della
scrittura di Alberto Marello: “… è un bel libro questo, un libro che fa pensare
e riflettere sulla storia e sull'uomo. E’ pure drammaticamente attuale, in
questi giorni in cui torna a spirare un’aria pesante di guerra. Una guerra
voluta dai potenti che la gente non vuole. Come non voleva allora …”.
Il
testo teatrale postumo Presepieide,
cumedia an tre at del dott. Gualtiero Marello, scritta tra il 1935 e il
1937, presentato dal figlio Dott. Alberto, alla Commissione giudicatrice
composta da critici, nominata dall'Assessore alla Cultura della Regione
Piemonte, edizione 2007, è stato segnalato per la pubblicazione, assieme a un
secondo testo dal titolo “Le tre montagne
“di Michele Barovero. Le due opere rivelano originalità di impianto scenico
e forza di linguaggio, utilizzando la ricca capacità espressiva della lingua
piemontese, per affrontare sentimenti antichi e problematiche quotidiane,
tracciando un ponte significativo fra passato e futuro.
Una
storia davvero singolare quello della “Presepieide” un’operetta di cui si erano
perse le tracce da decenni e scritta da quello straordinario personaggio che fu
il dottor Gualtiero Marello, “il medico condotto” per eccellenza, notissimo in
tutto l’astigiano per la sua attività di assistenza sanitaria, ma anche per la
partecipazione a numerosissime associazioni, tutte di ispirazione cattolica.
Una figura di medico all'antica che non disdegnava di esercitarsi anche in
qualche piccola avventura letteraria. La commedia può sembrare in tema con il
periodo natalizio, ma non è così. “Presepieide” è una commedia in dialetto
astigiano che narra le vicende di un tale Presepio, alla ricerca di una moglie
per il nipote. Cosa vuole che finisce in un’osteria da “Passarot”, dove ha sede
il club dei celibi. Si può immaginare che cosa possa nascere da queste
premesse.
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