domenica 21 agosto 2022

Non sono cherubini

Il caldo torrido dell’estate dona alla campagna un senso irreale. L’afa è al massimo e lo sguardo sudato di chi osserva in lontananza porta ad ammirare il paesaggio tra il vero ed il sognato. Ti senti volatilizzato, evaporato, sublimato, asceso nel corpo alle sfere superiori dove si formano le nuvole e i nembi delle tempeste. In questo insieme di fantasia e realtà prendono corpo, al culmine di un dosso, figure che dapprima l’occhio non mette a fuoco; quando queste si avvicinano prevale la nitidezza, ma qualcosa d’irreale è rimasto. Forse sono solo figure a sembianza umana, impossibili ad avvicinare, ma ora perfettamente visibili e riconoscibili. Quando sono a poca distanza cade l’idea di una semplice visione dovuta al caldo e si manifesta l'incarnazione fisica di esseri celesti o trascendenti. Si rivela la discesa degli avatar.

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