giovedì 14 maggio 2015

Un solo desiderio: dimenticare tutto ...


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Gualtiero Marello, catturato dai tedeschi all'indomani dell’armistizio, durante la prigionia rimase nei lager nei pressi di Atene, dove venivano concentrati i prigionieri italiani prima di essere deportati in Germania. Qui Marello continuò a svolgere la sua attività di medico, fino alla liberazione, nell’ottobre del ‘44 (ad Asti arriverà soltanto nell'estate del '45).
Il documento è una lettera alla moglie Angela (Nini) Delfino, scritta fronte retro su tredici fogli di carta velina formato A4, consegnata dall'autore a un collega di rientro in Italia.                     

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