venerdì 22 maggio 2015

E' bello che ...


Maria Socino

E' bello che alcuni degli scambi epistolari di quel tempo, tra chi era al fronte e chi, a casa, conduceva una vita di attesa, si siano salvati dal "cestinamento" cui spesso i vecchi scritti vanno incontro.
E’ bello che le lettere inviate siano andate incontro al loro destino, raggiungendo i destinatari (ma chissà quante si saranno perdute!)
E’ bello che le due persone coinvolte nel carteggio abbiano avuto cura di conservare.
E’ bello che un figlio abbia preso tra le sue mani queste preziose carte, abbia dato loro un ordine e le abbia "confezionate" in un libriccino (ma quanto ricco di notizie e di significato!) che possiamo leggere come testimonianza di un rapporto che ha attraversato, rafforzandosi, il periodo della guerra con tutte le sue difficoltà, angosce, incertezze e timori.

Ci si sente un po’ "guardoni" a leggere parole e affettuosità destinate ad una precisa persona ... la volontà di chi scriveva non era sicuramente quella di essere letti da "altri"! Ma come potrebbero, Angela e Gualtiero, non approvare che una testimonianza di tanto valore raggiunga un pubblico sensibile e interessato?

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