venerdì 8 maggio 2015

Osservazioni cliniche


Ernesto Damiani
Professore associato di fisiopatologia presso l'Università di Padova

A distanza di 60 anni dai fatti narrati, la relazione del tenente medico Gualtiero Marello sorprende per la sua intelligenza e per la capacità di stimolare l’interesse, su una forma di patologia, la malnutrizione primaria (cioè determinata da una carenza dietetica), che è ormai argomento trascurato in Italia, in ragione dell’aumentata ricchezza del Paese. Il tenente Marello riporta le sue osservazioni cliniche derivate da un ampio campione di prigionieri italiani, relativamente omogeneo per età. La dieta somministrata ai prigionieri era carente in assoluto per apporto calorico, ed era certamente complicata da una carenza selettiva di proteine e di vitamine. Sulla base di queste osservazioni, il tenente Marello deduce il concetto, oramai del tutto accettato, dell’individualità della risposta dell’organismo riguardante sia la progressione della malattia che la gravità della sintomatologia, a fronte della relativa eguaglianza della carenza dietetica. Marello identifica tre fattori fondamentali, che condizionano gli esiti della malnutrizione primaria: 1) un fattore endogeno, che oggi sappiamo essere la genetica individuale; 2) la presenza di fattori condizionanti, quali l’attività fisica; 3) il sovrapporsi di stati di malnutrizione secondaria, dovuti a fattori quali vomito, diarrea, e malattie intestinali, che, indipendentemente dall'apporto dietetico, influiscono sull'assorbimento dell’alimento. Per l’acutezza delle sue osservazioni, non ultime quelle sulla relazione patogenetica fra sintomatologia e carenze selettive di proteine, vitamine e sali minerali, la relazione del tenente Marello si qualifica come un importante contributo, che testimonia della elevata qualità della Scuola Medica italiana del tempo.

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